giovedì 31 maggio 2007

Quantità o... qualità?



Spesso quando espongo opinioni sul comportamento dei pappagalli (mi riferisco in particolare alla conversazione avuta su pappagalli.ch circa l'articolo di Arianna sull'allevamento a mano, ma non è stata l'unica occasione...) mi sento dire che l'esperienza con pochi soggetti non consente la formulazione di concetti di valenza generale.

In questi ultimi anni ho parlato di pappagalli davvero con moltissime persone, con persone che hanno un solo soggetto e con persone che hanno centinaia di soggetti. E riflettendo posso dire senza alcun dubbio che tra loro la persona che secondo me ha raggiunto un livello notevole di analisi del carattere e del comportamento dell'agapornis è la mia amica Lucia Solenni.

La particolarità di Lucia è che nella sua vita ha avuto (e ha) un solo agapornis, il piccolo Ugo. Il rapporto con Ughetto è praticamente simbiotico. Nonostante non sia stato allevato a mano, è stato seguito con assoluta devozione da Lucia, da suo marito e dalla figlia dal giorno in cui è stato
portato a casa, appena svezzato. Ughetto passa ogni giorno moltissimo tempo con i suoi amici umani, e li segue anche in vacanza sul camper.

Quando parlo con Lucia di Ughetto mi rendo conto che io non conosco nessuno dei miei 12 pappagalli quanto lei conosce il suo. Il tempo che posso dedicare ad osservare e ad interagire con ciascuno di loro non è paragonabile al tempo che Lucia dedica al suo piccolino, e le informazioni che lei riesce a ricavarne sono molto più puntuali e complete.

Certo, la casistica è ridotta all'osso. Ma prescindendo dalle peculiarità soggettive, Ugo ha fornito a Lucia materiale di indiscutibile valenza oggettiva... la morbosità di soggetti isolati dai loro simili (e questo indipendentemente dall'allevamento a mano), il carattere 'autoritario' della specie, la tendenza dei soggetti single ad automutilarsi, l'aggressività verso i propri simili quando costretti alla convivenza esclusiva con gli esseri umani. E molto altro. Ognuno di questi temi è stato ed è quotidianamente affrontato dagli amici umani di Ughetto, che nel tempo hanno raccolto una indiscutibile mole di informazioni utilissime a tutti noi che conviviamo con degli agapornis.

Davvero l'osservazione di centinaia di soggetti, molti magari rimasti solo per il tempo che precede la cessione, con ciò che ne consegue dal punto di vista della qualità della osservazione su ognuno di loro, rende la conoscenza più ricca dell'osservazione sistematica di pochi soggetti nel contesto di anni di convivenza?

2 commenti:

lucia ha detto...

sai che non ci avevo pensato?
in effetti viviamo in simbiosi da 5 anni quasi, io e la mia famiglia di Ugo conosciamo tutto(anche ugo di noi eh!).
è un'esperienza stupenda come mi è capitato di dire anche in qualche forum, ma che sconsiglio vivamente a tutti mai prendere un singolo soggetto PRIMA O POI qualche problema sorge.
un saluto
lucia
ps: mi piacerebbe approfondire l'argomento.

Interior Designers Ventura ha detto...

Hello mate great blog post