mercoledì 7 febbraio 2007

Lilo, pappagallino fortunato

Lilo è l'ultimo nato della covata dell'anno scorso di Agata e Francesco. L'unico blu. Era il più tranquillo di tutti, sempre con quella testolina spalmata per terra :o) Quando Marzia e Simona sono venute a prenderlo, ho capito che Lilo era stato molto fortunato ad averle conquistate! Marzia in tutto questo anno mi ha sempre parlato di lui, del loro rapporto, fatto di tante coccole e di equilibri a volte difficili... beh, non è facile essere la fidanzata di un pappagallino geloso! L'ho rivisto qualche settimana fa, è venuto a trovarmi con le sue amiche... sono stata colpita dalla vivacità di Lilo, dal suo essere insieme coccolone e giocherellone... e ancora una volta mi sono detta che Lilo è davvero un pappagallino fortunato!

Ringrazio moltissimo Marzia per questo bellissimo racconto!


E' quasi un anno che ho adottato il mio nanerottolo pennuto e non riesco ancora ad abituarmi alla felicità di averlo. Non avevo mai pensato ad un inseparabile come ad un animale da compagnia, ma un giorno ho deciso di adottarne uno, per darlo ad una persona speciale. Così ho cominciato a documentarmi e sono rimasta subito affascinata da queste meravigliose bestioline!

Il mio Lilo l'ho scelto da una foto di tre pulcini in fila.

Il primo, ancestrale, stava dritto dritto sulle due zampine, tutto sicuro di sè; il secondo, giallo col faccino arancione, era leggermente accovacciato e sulle zampine sembrava un pò più incerto del primo.

Il terzo con il faccino "grigio-topo" e col corpicino spiumato grigio/bluastro, più che su due zampe, posava a 4 di spade, spalmato a terra... ma dagli occhietti vispi si capiva che avrebbe voluto fare molto, ma molto di più ;-)) !



Quello era Lilo, che contrariamente a quanto pianificato, una volta adottato non me ne sono più separata. Così seguendo i preziosissimi consigli di chi me lo ha affidato (un'eccezionale "pappagallofila"), son riuscita a tirar sù il mio piccolo inseparabile!

E in 5-6 mesi è diventato un bell'aquilotto con la calzamaglia azzurra e il bavaglino bianco.



Affettuosissimo e pestifero. Stiamo sempre insieme, lo porto ovunque vada. Una volta me lo son portata dietro anche ad una trasferta per lavoro... Alla stazione credo che mi conoscano tutti di vista (spero non come... "la ragazza con l'uccello").

Non è semplicissimo tenere un inseparabile, a volte i trucchetti per farlo rientrare in gabbia li capisce e così devo allambiccarmi il cervello per escogitarne dei nuovi. Lilo è curioso e coraggioso e questo mi permette di portarlo con me in viaggio (sembrano piacergli le uscite fuori porta!).

Ama giocare da solo e con me. E' coccolone da non credere, resta fermo con gli occhietti socchiusi a farsi sbaciucchiare tutto. Si fa coccolare per tanto tempo, durante il quale rimane quasi svenuto sulla mia mano... ma è anche capace di trasformarsi in un pirana, pronto a mordermi se parlo al telefono, se passo del tempo con una persona o se gli si "impenna" l'ormone. Ho imparato a riconoscere il suo cinguettio, diverso per i suoi diversi stati d'animo, sono attenta al suo linguaggio del corpo e questo mi permette di capire ciò che vuole e ciò che non vuole.

Spero che il mio Lilo sia un pappagallino sereno, ma non è semplice accudire al meglio anche un animaletto piccolo come lui. Ci vuole ogni giorno tanta pazienza, fantasia, senso di responsabilità e di rispetto per gli animali. Ogni giorno metto in dubbio il mio operato e cerco sempre di migliorare la sua condizione di cattività.

Ora il mio obiettivo è quello di dargli un amichetto pennuto, che può tenergli compagnia anche quando io sono a lavoro. Spero non sia troppo tardi...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che altro dire, se non che Lilo ha vinto un terno al lotto, e noi con loro?

Ogni pulcino che varca la soglia di casa nostra è di solito un cruccio, ci chiediamo sempre se la scelta è stata giusta e se starà bene. Ma con Lilo il problema non si pone, sappiamo che di meglio non gli poteva capitare ed abbiamo anche la fortuna di avere costanti aggiornamenti sul suo incendere.

Un ringraziamento quindi alla sua premurosa custode, sperando che la prossima volta che passerà di qui io non sarò in stato catatonico...

Anonimo ha detto...

Grazie, quanti complimenti...se Lilo potesse parlare, magari chissà quante me ne direbbe...ehheheheh!Non vedo l'ora di dargli un compagno in carne, ossa e piume, così ha qualcuno con cui lamentarsi di me!!Non ce la faccio più a vederlo sempre da solo o con me, sembra stia scontando una condanna.Poi è così vivace e giocherellone che mi vien sempre da pensare a quante ne combinerebbe con un compagno di scorribande..Di sicuro avrebbe una vita notevolmente più stimolante!Anche se non dovesse accettare subito il "terzo incomodo" tra noi, ho deciso che insisterò parecchio.L'unica cosa che mi farà cambiare idea sarà un'eventuale suo comportamento aggrssivo.
Marzia

Anonimo ha detto...

bellissimo questo racconto , traspare una sensibilità ed un amore non comune . complimenti e auguri, che niente possa mai turbare un "amore " cosi bello . Sara
PS: piccola curiosità , ma come viene portato dappertutto ? libero o con trasportino ?

adoma ha detto...

Ciao Sara!

Lilo è dotato di un comodo trasportino e di una gabbia diversa per ogni casa in cui viene ospitato!

Marzia è davvero una super mamma :o)

Ciao,
Rossella

Anonimo ha detto...

che dire....blog meraviglioso e pappagallini ancora di più!!!!!!
Mi chiamo Diana, ti ho scritto una mail...spero in una risposta ;)
Un saluto da me e Popino(il mio rosei )