sabato 3 febbraio 2007

Ivana e Gennaro

Era il settembre del 2001. Avevo all'epoca una sola cocorita. Non ricordo nulla di lei. L'avevo presa solo perchè facesse compagnia all'ultima cocca rimasta dalle covate del 1993. Non mi ricordo nemmeno se fosse maschio o femmina, o di che colore fosse. Non aveva nemmeno un nome. Avevo deciso che sarebbe stato il mio ultimo pappagallo. Ero stanca di occuparmi di loro. La prima coppia l'avevo presa nell'87. Volevo provare a stare senza di loro...

Quel piccino senza nome e davvero poco amato, se ne andò il 10 settembre 2001. Ho ancora molti sensi di colpa nei suoi confronti. Quando lo trovai disteso sul fondo della gabbia, mi sentii male... era come se l'avessi ucciso io con le mie mani. Non mi ero mai occupata davvero di lui. Gli davo ovviamente da mangiare e da bere, ma non andavo oltre. Quando era rimasto solo, non gli avevo preso un compagno.

L'11 settembre 2001 fu un giorno tristissimo. Vedevo immagini terribili alla televisione. Tutto il mondo era atterrito. Ed io seduta sul divano, davanti alla tv avevo un pensiero fisso nella testa 'non posso vivere così, senza il colore delle mie cocche'. Adesso mi sembra impossibile che quel giorno quello fosse davvero il mio pensiero dominante... ma fu proprio così.

Il giorno dopo ero in macchina diretta all'AcquaZoo Scaligero di Isola della Scala, un negozio di animali che ha anche un allevamento. Sono entrata e ho chiesto due cocorite giovani. Non mi interessava il sesso. Ho chiesto che le scegliesse lui per me, volevo che il destino stavolta ci mettesse lo zampino :o)

E' andato nel retro del negozio, mentre io sono rimasta in attesa. Quando è rientrato aveva entrambe le minuscole cocche nella sua immensa manona!!! Mi ha chiesto se ero soddisfatta della scelta, ed io ho risposto immediatamente 'si', senza nemmeno guardarle con un minimo di attenzione... volevo solo che le liberasse dalla sua presa! Le ha infilate, insieme, in una scatolina.

Così Ivana e Gennaro sono entrati nella mia vita. Ho scelto immediatamente un nome per loro (Ivana era Ivano all'inizio). Ho cercato più informazioni possibili per aumentare le mie scarse conoscenze in materia ornitologica.

Ho cercato di renderli domestici, ma con il senno di poi mi rendo conto di non aver usato il giusto metodo. Non ero regolare negli approcci, non li lasciavo uscire dalla gabbia. Ivana era molto curiosa, e la sua curiosità l'ha spinta ad avvicinarsi a me. Saliva sul dito, prendeva i semini dalle mani. Non mi toglieva mai gli occhi di dosso, sembrava mi studiasse! Gennaro invece era più schivo. Vivace, allegro, sempre in movimento. Non aveva paura di me, ma non voleva avere contatti. Ed io ho sempre rispettato questa sua esigenza.

Nell'autunno del 2003 ho dato loro il nido perchè li vedevo accoppiarsi spesso.

Ivana ha covato le sue cinque uova con la massima dedizione. Ma non è nato nulla, le uova erano bianche. Osservandoli con attenzione mi sono resa conto che Gennaro non si accoppiava nel modo corretto... ho capito che non sarebbe mai riuscito a fecondare nessun uovo. E così mi sono rivolta ad Ettore Artusi, un allevatore che avevo conosciuto da poco e che è poi diventato un mio carissimo amico. Ma questa è un'altra storia, e la racconterò quando parlerò di Gioele, la figlia adottiva di Ivana e Gennaro.

Il 2 gennaio del 2004 ho scoperto il forum di Pappagalli.ch, e con il loro preziosissimo aiuto ho iniziato a far uscire Ivana e Gennaro dalla gabbia. Quando ho aperto la porticina, Ivana non si è fatta pregare, è uscita subito in esplorazione. Gennaro invece è uscito solo tre giorni dopo :o) Le femminucce sono sempre un pò avanti!!!



Nella foto sono in sosta su quella che era gabbia di Marino...

Nel febbraio del 2005 Ivana ha iniziato a mostrare i primi segni di malessere. Non è stato semplice arrivare ad una diagnosi. Ma quando è arrivata, non c'è stato spazio per alcuna speranza di guarigione, l'ecografia parlava chiaro. Tumore al fegato. La piccola ha lottato come un leone. Io e Denis abbiamo più volte pensato di addormentarla. Un giorno atterriti dalle sue sofferenze siamo andati dal veterinario. Ma poi non ce la siamo sentita. Non ce l'ho proprio fatta ad aiutarla, me la sono riportata a casa, con tutte le sue sofferenze. E' stata senza dubbio una scelta egoistica la mia. Che oggi forse non rifarei.

Se ne è andata in un bellissimo sabato pomeriggio di aprile quando la natura si stava preparando per una nuova estate.

La voglio ricordare con questa bellissima immagine di lei che si fa coccolare dalla sua cucciola Gioele...



Gennaro non è rimasto solo. Con lui ci sono Gioele, Valentino e Lorenzo. Adesso ha quasi sei anni, sta benissimo, sembra un giovanotto... canta e vola tutto il giorno. Ama molto chiaccherare con i suoi amici e non nega a nessuno una rigurgitina di pappa... infatti mentre gli altri tre sono in sovrappeso, lui è asciutto e atletico!

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