martedì 15 gennaio 2008

Francesco ed Agata... liberi!

Faccio uscire veramente poco Francesco ed Agata. Il problema è il rientro. L'unico sistema che ho trovato è sfruttare il tramonto... quando inzia a farsi buio, di solito (ma non sempre) rientrano in gabbia. Così quando voglio liberarli apro la gabbia alla mattina, vado al lavoro (lasciano la luce spenta... dunque devo evitare le giornate uggiose e buie) e la sera al mio ritorno li trovo nella loro gabbia, che dormono tranquilli.

C'è da dire che mi è capitato parecchie volte di uscire con i piccoli chiusi in gabbia, e rientrare trovandoli svolazzanti e felici per casa! Eh si, quei due sono veri e propri maghi delle fughe, abilissimi nell'aprire le porticine della gabbia. Solo i lucchetti li hanno fermati!

Ieri mattina li ho liberati... sono schizzati fuori come missili, felicissimi per la ritrovata libertà! Sono subito andati a far visita alle gabbie di tutti gli altri pappi, una per una. Ma la vera attrazione era la palestrina... qualcosa da distruggere, evviva!!!

Ecco Fancesco:

francesco sulla palestra

Insieme...

faccette furbe!

I fischer, con quegli occhi cerchiati, hanno davvero l'espressione buffa, sembrano dei pagliaccetti!

E amano farsi il bagnetto... per questo ne ho lasciato uno a loro disposizione:

toh guarda, un bagnetto!

La sera quando sono rientrata, erano in gabbia, ma Agatuccia... stava sul fondo, con una zampina ferita. C'era molto sangue in giro e non è stato difficile capire che si era presa una brutta beccata da uno dei rosei, secondo me da quella gentil donna di Giada.

Ho disinfettato Agata con l'F10. Questa mattina l'ho ritrovata sul fondo, probabilmente ha dormito lì, ma stasera sembra essersi ripresa benissimo, ed è tornata a frequentare i piani alti.

Francesco ed Agata sono una coppietta affiatatissima, passano le giornate a farsi infinite coccole. Hanno avuto due bellissime nidiate di pulcini negli anni scorsi. Con noi è rimasta solo Celeste, la loro bellissima primogenita. Questa foto risale alle primissime uscite dal nido di Celeste:

Celeste con mamma e papa'

I due novelli genitori non la perdevano d'occhio un solo istante, erano tenerissimi. Anche se... tendevano a picare un pò i loro piccini, non in modo grave, timoniere e remiganti non venivano toccate, ma questa è una cosa che mi aveva molto preoccupata.

Adesso non li facciamo più riprodurre. Ogni tanto Agata fa un paio di uova sul fondo. A me dispiace molto non poter soddisfare il loro bisogno di riprodursi. Ma dare via i piccoli è sempre un'epopea. Ho anche pensato di affidarli ad una amica che avrebbe consentito loro di riprodursi un paio di volte all'anno, ma separarsi da loro non è semplice, e per il momento abbiamo deciso di tenerli con noi.

3 commenti:

Ciupina Picture ha detto...

Ma che meraviglia celeste da piccola!

Barby ha detto...

Ti ho premiata, vieni a leggere!
:)))

Anonimo ha detto...

Ciao,
Martino mi assomiglia tanto sai? Io sono Sasha...un pappagallo nella nebbia, ho da poco aperto il mio blog e per caso giringirando in rete ho trovato il tuo blog :-) Celeste è veramente stupenda :-) ma anche la sua mamma e il suo papà lo sono!

Non mi stupisco che Martino abbia imparato a dire ciao, io dico bene Tata e Mamma...un paio di volte sono riuscito a dire babbo, ma è più difficile! La tata Ali, che però è volata in cielo prima che io nascessi diceva "ciao" tutte le mattine appena si alzava, "chicca" quando voleva un po' di zucchero a velo, "mamma" quando aveva paura, "bacio" ogni volta che ne voleva uno :-), "via" quando mandava via qualcuno o quando voleva andare a fare un giro in macchina, "QUIE" quando non la trovavi più e la chiamavi chiedendole dov'era.

Beh, se ti va di venirmi a trovare...io sono qui http://unpappagallonellanebbia.blogspot.com/

io tornerò senz'altro :-) ora vado a fare un pisolino, ciao.