martedì 8 gennaio 2008

Martino chiaccherone

Ai pappagalli è da sempre associata la capacità di imitare la voce umana. Questa capacità non è necessariamente legata alla taglia del pappagallo, anche se i pappagalli di taglia maggiore sono in grado di emettere suoni più comprensibili. Stupisce spesso che anche la minuscola cocorita abbia grandissime capacità 'parlatorie', ed è proprio di una cocoritina il record di numero di parole imparate. Puck, questo il nome della cocorita, è entrato nel Guinness dei primati come "l'uccello con il più vasto vocabolario". E' stato accertato che, al momento della stampa del libro dei guinness, Puck fosse in grado di pronunciare 1728 parole.

Ho trovato su YouTube questo video, non è Puck, ma mostra quanto le cocorite siano brave nell'imparare brevi frasi:



I cenerini invece hanno un altro primato, la capacità di associare alle parole una semantica, e di riuscire ad organizzare piccole frasi di senso compiuto. Un esempio è il famoso cenerino Alex, recentemente scomparso.



Tra i pappagalli meno inclini all'imitazione della voce umana abbiamo gli agapornis. In questi anni ho sentito davvero pochissime esperienze di agapornis parlanti, e tutte riguardavano i roseicollis.

Per questo le prime volte che Martino mi ha detto ciao ho pensato di essermelo sognato! Ma qualche giorno fa lo ha detto forte e chiaro, per due volte di seguito. Così mi sono convinta che il piccolino sappia dire questa parola. Borbotta anche altre cose, ma non sono comprensibili.

Dice ciao solo in una occasione (e ovviamente non sempre, solo quando gli va!), ovvero quando apro la gabbia e lui vola sulla mia spalla. Lo dice una, massimo due volte, borbotta qualcos'altro, e poi torna ai suoi potentissimi richiami, quelli che ti trapassano i timpani!

martino sulla spalla

Questa sua capacità di imitare un suono umano mi dice che Martino in questi anni è stato molto seguito e ha avuto molta compagnia dai suoi amici umani, e qualcuno deve avergli ripetuto insistentemente questa parola. Mi piacerebbe tanto trovare per lui una situazione analoga, una persona che passa molto tempo in casa, che lo terrebbe tutti i giorni fuori dalla gabbia, che sopporti i suoi richiami. Lui è abituato a stare con le persone, anche se ho potuto osservarlo libero con altri pappagalli e ho notato che non ha paura di loro e non disdegna l'interazione e la socializzazione. Si è mostrato attratto da Giada (è l'unica a cui ha offerto la danza di corteggiamento), forse in passato ha avuto modo di interagire con la sua immagine allo specchio, e adesso si sente attratto dai roseicollis ancestrali come lui. Ma è indubbio che lui sia molto più a suo agio in compagnia delle persone, per questo spero di trovargli una sistemazione più adeguata, io purtroppo posso dedicargli molto meno tempo di quello che lui vorrebbe.

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